L’ orientamento di psicoterapia cognitiva costruttivista punta l’attenzione su ciò che le persone pensano e quindi sul meccanismo che porta ad attribuire significato a specifici stimoli o situazioni, che possono essere vissuti come problematici. Il processo terapeutico è rivolto quindi a prendere in esame il comportamento, i processi cognitivi ed emotivi che ne sono alla base.
Interpretazione della realtà
Il presupposto di partenza è che non è possibile conoscere la realtà in modo obiettivo, adottando uno sguardo oggettivo. Interpretiamo la realtà che ci circonda in base alle nostre emozioni, al nostro particolare modo di interpretare e di pensare, al nostro passato e quindi alle nostre esperienze.
Ciascuno di noi ha un proprio modo di attribuire significato agli eventi che avvengono nella vita di tutti i giorni, a ciò che ci circonda: per esempio ogni sguardo che ci viene rivolto viene interpretato in modo positivo, con piacere, o in modo negativo, con sospetto o con timore, o in modo neutro, con conseguenze differenti da persona a persona.
Cosa fa il terapeuta
Il terapeuta non possiede una visione del mondo migliore, più adeguata da suggerire rispetto a ciò che porta la persona, che ha un proprio modo di vedere secondo il suo punto di vista . Ci si può proporre quindi non di cambiare o correggere questo sguardo, ma di comprendere la motivazione del modo di rapportarsi all’esperienza e la motivazione di questo sguardo.
Ciò che è giusto o sbagliato deriva da valutazioni personali e quindi non è possibile esprimere alcun giudizio di valore.
Ogni modo di vedere o interpretare è buono nella misura in cui ci consente di raggiungere obbiettivi e risultati, fra cui il più importante è il nostro stato di serenità e di benessere psicofisico.